DALTROCANTO

presenta

nell'ambito di

 

Via delle Botteghelle 59, Salerno

ore 22.00

venerdì 27 ottobre 2006

JONO MANSON

blues session from U.S.A.

 

www.jonomanson.net

La carriera artistica di Jono Manson inizia alla fine degli anni settanta, sulla florida scena newyorkese di gruppi blues, rockabilly e rock'n'roll, arrivando a rappresentare un punto di riferimento per quel movimento musicale dal quale sono emersi gruppi come Blues Traveler e Spin Doctors.

La sua voce caldissima è tra le più belle che ci siano oggi in circolazione, le sue canzoni arrivano al pubblico su un'alta onda di energia che sale via via durante il concerto, e che rallenta di tanto in tanto per qualche intensa ballata, velata da pregiatissime influenze soul.

Fuori da ogni schema, Jono, è un personaggio tutto da scoprire, un uomo che imbracciata la chitarra fai fatica a far scendere dal palco, un cantautore che non stanca mai e che finisce subito per diventarti familiare.

“Jono Manson è uno di quei cantautori che, per chi vive la musica quotidianamente, non ha bisogno di presentazioni.” (www.mescalina.it)

"Manson scrive canzoni coi fiocchi, muovendosi sulle mezze tinte dell'americana con gusto sopraffino. In 'Under the Stone' mette in fila quindici brani solidissimi dove strofe, ritornelli e special sono tutti al posto giusto." Antonio Gramentieri Musica! (La Repubblica)

"Jono Manson si conferma ancora una volta autore ispirato e cantante profondamente 'soulful'." B.V. (La Stampa)

"Le giovani band, italiani compresi, dovrebbero imparare da lui: nessuna pretesa, tanta voglia di suonare, tonnellate di passione, che bastano e avanzano per andare avanti." Marco Denti (Buscadero)

"Se non fosse stato per Jono Manson non sarebbero esistiti i Blues Traveler, Spin Doctors e la scena jam newyorkese: neppure Joan Osborne avrebbe mai debuttato. Me lo sono sentito dire qualche decina di volte questo ritornello, e non da Jono, ma da diversi musicisti: la Osborne e John Popper in primis, quando li ho intervistati tempo fa. Jono che da tempo vive a Santa Fe, è un ragazzo simpatico dotato di una voce profonda che lo avvicina molto a quella di John Hiatt...Manson non è uno qualunque, la sua musica è meditata e profonda." Paolo Carù (Buscadero)

"Il respiro di New York vive nelle ballate di Jono" (Corriere della Sera)

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