“Jono
Manson è uno di quei cantautori che, per chi vive la
musica quotidianamente, non ha bisogno di
presentazioni.” (www.mescalina.it)
"Manson
scrive canzoni coi fiocchi, muovendosi sulle mezze tinte
dell'americana con gusto sopraffino. In 'Under the
Stone' mette in fila quindici brani solidissimi dove
strofe, ritornelli e special sono tutti al posto
giusto." Antonio Gramentieri Musica! (La Repubblica)
"Jono
Manson si conferma ancora una volta autore ispirato e
cantante profondamente 'soulful'." B.V. (La Stampa)
"Le
giovani band, italiani compresi, dovrebbero imparare da
lui: nessuna pretesa, tanta voglia di suonare,
tonnellate di passione, che bastano e avanzano per
andare avanti." Marco Denti (Buscadero)
"Se non
fosse stato per Jono Manson non sarebbero esistiti i
Blues Traveler, Spin Doctors e la scena jam newyorkese:
neppure Joan Osborne avrebbe mai debuttato. Me lo sono
sentito dire qualche decina di volte questo ritornello,
e non da Jono, ma da diversi musicisti: la Osborne e
John Popper in primis, quando li ho intervistati tempo
fa. Jono che da tempo vive a Santa Fe, è un ragazzo
simpatico dotato di una voce profonda che lo avvicina
molto a quella di John Hiatt...Manson non è uno
qualunque, la sua musica è meditata e profonda." Paolo
Carù (Buscadero)
"Il
respiro di New York vive nelle ballate di Jono"
(Corriere della Sera)
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