Tre giorni di
esposizioni, concerti e dibattiti ospitati dall’Ave Gratia Plena nel
cuore del centro storico cittadino.
La manifestazione,
promossa dall’Associazione Daltrocanto e realizzata con il
patrocinio dell’Assessorato alle Politiche del Lavoro della
Provincia di Salerno, nasce dall’esigenza e dalla volontà di creare
un’occasione aperta di dialogo sulla musica popolare quale
esperienza dalle svariate sfaccettature.
Questo straordinario
strumento di comunicazione e confronto tra generazioni e culture, è
già da tempo oggetto di studio, occasione d’aggregazione e
convivialità. Sono sempre di più i giovani che vivono la musica
popolare, nella pratica attiva del suono o della danza, come segno
di identità intima e collettiva al contempo.
Non più prerogativa
esclusiva degli addetti ai lavori, la “popolarità”, riscoperta e
ri-attualizzata non solo nella dimensione ludica, diventa sempre più
spesso occasione lavorativa anche per i più giovani. Accanto a
storici, studiosi, e sempre più rari costruttori di strumenti
tradizionali, si va affermando una nuova generazione di interpreti,
dagli artigiani ai cantori, dai musicisti ai danzatori.
Ne scaturisce,
inevitabilmente, un vivace e intenso dibattito sull’essenza della
musica popolare, sulla sua funzione sociale, sulla sua identità,
sull’interpretazione stessa del concetto di conservazione e
trasmissione della tradizione.
Proseguimento della
tradizione o moda temporanea?
Sarà questo il tema
centrale intorno al quale cantori, antropologi, pubblici
amministratori, editori, giovani, costruttori di strumenti,
giornalisti, musicisti e puri amatori confronteranno in maniera
critica e costruttiva il proprio personale approccio.
“Popolo ‘e Tammurriata”
ha proprio l’intento di offrire spunti di discussione e occasione di
scambio e confronto dei diversi modi d’interpretazione dando la
possibilità a tutti gli interessati di esporre punti di vista
differenti e, perché no, discordanti.
Gli incontri avranno
inizio alle 17:30. Di ciascuna giornata saranno protagonisti
differenti strumenti – rispettivamente: chitarra battente; zampogna
e ciaramelle; tamburi a cornice e castagnette – presi in
considerazione dal punto di vista della storia e dell’origine, delle
tecniche di costruzione e di esecuzione. Ogni giorno sarà possibile
ammirare in esposizione gli strumenti, conoscerne costruttori ed
esecutori, ascoltarne le sonorità e sperimentarne le suggestioni.
Cornice della
tre-giorni un luogo cittadino di particolare fascino, per coniugare,
anche nella location, l’antico con il moderno, l’eleganza e
l’accoglienza anche nella semplicità.
Il direttore
dell’Albergo per la Gioventù, Ave Gratia Plena, Domenico Barone, è
stato lieto di accogliere e supportare la manifestazione in
un’ottica di apertura e piena condivisione.
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