2004

2005

2006

2007

 

La manifestazione, in continuità con l’edizione 2004, conferma la sua formula di festival e la sua “sfida” di coniugare qualità artistica con impegno sociale e civile.

Ospiti di eccezione gli Inti Illimani, lo storico gruppo cileno che in trent’anni di attività ha dimostrato di non essere esclusivamente un simbolo di lotta contro le dittature e di rivendicazione di diritti umani, quanto piuttosto una tra le band più prestigiose e longeve, sempre in grado di rinnovarsi e sorprendere pur nel segno di un suono ormai inconfondibile.

Ma grande spazio sarà riservato anche alle nuove proposte italiane: i laziali Ratti della Sabina con il loro rock di prim’ordine al servizio di melodie di stampo popolare, musica d’autore in bilico tra storie, sogni e impegno sociale; i napoletani A67 con il loro rap nato nelle strade di Scampia, naturale risposta di riscatto ad una condizione sociale difficile; e i salernitani Levia Gravia con la loro canzone d’autore contaminata, senza cliché, da diversi generi musicali.

prima del concerto

 

LEVIA GRAVIA

www.leviagravia.com

Il gruppo salernitano nasce nel 2000 all'insegna della contaminazione tra i percorsi formativi di ciascuno dei suoi componenti. La musica d’autore, il pop e il jazz confluiscono in un intenso dialogo tra generi musicali senza mai cedere alle facili tentazioni di tendenza.

Le loro esibizioni sono caratterizzate da un suono essenzialmente acustico, in cui appare fondamentale una componente timbrica di matrice etnica. I testi, attraversati da una originale vena poetica libera da cliché, costituiscono una componente importante della loro produzione: elemento tutt’altro che asservito alla musica il piano testuale è anzi in grado di dare spessore teatrale al loro repertorio.

Nel 2001 i Levia Gravia sono i primi classificati al Premio Benjamino Esposito, concorso musicale nazionale per giovani musicisti emergenti. L’anno successivo sono finalisti  al concorso nazionale Premio Fabrizio de André. Il 2003 li vede  ancora in finale al LifeEboliFest e al Premio Augusto Daolio di Sulmona. Infine nel 2004 sono presenti a Faenza nello show case del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) in rappresentanza del fermento cantautorale del sud Italia.

 

A67

www..A67.it

Il progetto musicale del gruppo è già nel loro nome: ’A67 in napoletano indica il quartiere napoletano di Scampia, che i media ricordano solo come sinonimo di degrado e criminalità,

In queste strade, in questa periferia, in fondo non così lontana da quella di una qualsiasi grande metropoli, nascono le loro canzoni come naturale risposta di riscatto ad una condizione sociale difficile, come sfida alla rassegnazione.

Il loro rap, pur avendo come necessari riferimenti Avitabile, Senese, Daniele, Gragnaniello, è più familiare alle esperienze successive degli Almamegretta, dei 99Posse e dei 24 Grana.

Il 2004 è per gli ‘A67 un anno importante: pubblicano con la Polosud - una delle più attente e attive etichette partenopee - il loro primo mini cd, cinque tracce, tra cui il rifacimento di "Don Raffaè" di Fabrizio De Andrè, e prestigiosi ospiti come Daniele Sepe, Ernesto Vitolo e Gabriella Pascale; dopo il debutto nella trasmissione radiofonica “Demo” vincono il premio S.I.A.E. come miglior band emergente italiana con il brano “Voglia ‘e parlà” che viene poi inserito nella colonna sonora del film "Ladri di barzellette" di Bruno Colella e Leonardo Giuliano; infine in dicembre partecipano al Concerto contro la camorra tenutosi al Parco Troisi di S.Giovanni a Teduccio (Napoli), insieme ai big della musica napoletana.

Ma anche il nuovo anno inizia sotto i migliori auspici: in attesa di pubblicare il loro primo album completo, sono ospiti di numerose trasmissioni televisive e il brano 'A67 diviene colonna sonora di Shadesky ultimo film di Antonio Capuano.

ascolta

Voglie parlà 'A camorra song'io O-Funk

 

Ratti della Sabina

www.rattidellasabina.it

Nascono nell'Ottobre del 1996 con un programma preciso: unire i colori della musica Folk alle sonorità della musica Rock.

Il nome del gruppo, è un ironico omaggio alla Sabina, la terra in cui vivono e lavorano.

In questi anni hanno condotto una continua ricerca, passata per un primo disco auto-prodotto, “Acqua e Terra”, e sfociata nella produzione del loro primo CD, “Cantiecontrocantincantina” e nel più recente “Circobirò” che vanta anche a collaborazione di Marino Severini dei Gang e di Cisco dei Modena City Ramblers.

Il risultato, davvero entusiasmante, è un rock di prim’ordine al servizio di melodie di stampo popolare, musica d’autore in bilico tra storie, sogni ed impegno sociale. Tarantelle e ballate, fiati e archi, chitarre e voci disegnano una trascinante proposta  tra tradizione e modernità

 

www.inti-illimani.cl

Storico gruppo cileno, gli Inti Illimani, nati nel 1967, sono stati gli esponenti del movimento della Nuova Canzone Cilena, musica folk impegnata nella lotta per l'emancipazione dei popoli latinoamericani.

Gli Inti Illimani arrivarono in Italia nell'estate del 1973 per un breve tour, ambasciatori musicali del Cile democratico di Salvador Allende. Proprio a Roma furono sorpresi dal sanguinoso golpe di Pinochet e il nostro Paese divenne invece la loro seconda patria per il lungo esilio cui furono costretti.

In trent’anni di attività artistica hanno calcato con successo i palcoscenici di tutto il mondo, sono entrati ormai nella storia della musica, ma soprattutto hanno dimostrato di non essere esclusivamente un simbolo di lotta contro le dittature e di rivendicazione di diritti umani, quanto piuttosto una tra le band più prestigiose e longeve, sempre in grado di rinnovarsi e sorprendere pur nel segno di un suono ormai inconfondibile.

Oggi questo gruppo, nella sua formazione attuale è un incontro di generazioni, riuscita sintesi tra l’esperienza dei suoi membri storici - Jorge Coulon Larrañaga e Marcelo Coulon e la sorprendente versatilità musicale di una nuova leva di giovani musicisti – Efren Viera, Daniel Cantíllana, Manuel Meriño, Cristian Gonzales, e Juan Flores.

Una band di grande world music e di intensa ricerca di contaminazioni ma estremamente rigorosa e rispettosa delle radici popolari, con un carisma musicale che riesce sempre a trascinare il pubblico di ogni genere.

La discografia è vastissima. Dal primo album del ‘68 “Voz para el camino”, ai famosissimi album degli anni ’70 “Viva Chile”, “La nueva cancion chilena”, “Hacia la libertad” – che diventarono la colonna sonora di intere generazioni - fino ai dischi del nuovo millennio e del loro rinnovamento musicale, “Amar de Nuevo”, “Lugares Comunes” e il live "Viva Italia", registrazione del concerto che la band cilena ha tenuto ai Fori Imperiali di Roma nel settembre 2003.