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La
manifestazione, in continuità con l’edizione 2004, conferma la sua
formula di festival e la sua “sfida” di coniugare qualità artistica
con impegno sociale e civile.
Ospiti di
eccezione gli
Inti Illimani,
lo storico gruppo cileno che in trent’anni di attività ha dimostrato
di non essere esclusivamente un simbolo di lotta contro le dittature
e di rivendicazione di diritti umani, quanto piuttosto una tra le
band più prestigiose e longeve, sempre in grado di rinnovarsi e
sorprendere pur nel segno di un suono ormai inconfondibile.
Ma grande
spazio sarà riservato anche alle nuove proposte italiane: i laziali
Ratti della Sabina
con il loro rock di prim’ordine al servizio di melodie di stampo
popolare, musica d’autore in bilico tra storie, sogni e impegno
sociale; i napoletani A67
con il loro rap nato nelle strade di Scampia, naturale risposta di
riscatto ad una condizione sociale difficile; e i salernitani
Levia
Gravia
con la loro canzone d’autore contaminata, senza cliché, da diversi
generi musicali. |
LEVIA GRAVIA
www.leviagravia.com
Il gruppo salernitano
nasce nel 2000 all'insegna della contaminazione tra i percorsi formativi
di ciascuno dei suoi componenti. La musica d’autore, il pop e il jazz
confluiscono in un intenso dialogo tra generi musicali senza mai cedere
alle facili tentazioni di tendenza.
Le loro esibizioni sono caratterizzate da
un suono essenzialmente acustico, in cui appare fondamentale una
componente timbrica di matrice etnica. I testi, attraversati da una
originale vena poetica libera da cliché, costituiscono una componente
importante della loro produzione: elemento tutt’altro che asservito alla
musica il piano testuale è anzi in grado di dare spessore teatrale al
loro repertorio.
Nel 2001 i Levia Gravia sono i primi
classificati al Premio Benjamino Esposito, concorso musicale nazionale
per giovani musicisti emergenti. L’anno successivo sono finalisti al
concorso nazionale Premio Fabrizio de André. Il 2003 li vede ancora in
finale al LifeEboliFest e al Premio Augusto Daolio di Sulmona. Infine
nel 2004 sono presenti a Faenza nello show case del MEI (Meeting delle
Etichette Indipendenti) in rappresentanza del fermento cantautorale del
sud Italia.
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A67
www..A67.it
Il progetto musicale
del gruppo è già nel loro nome: ’A67 in napoletano indica il
quartiere napoletano di Scampia, che i media ricordano solo come
sinonimo di degrado e criminalità,
In queste strade, in
questa periferia, in fondo non così lontana da quella di una
qualsiasi grande metropoli, nascono le loro canzoni come naturale
risposta di riscatto ad una condizione sociale difficile, come sfida
alla rassegnazione.
Il loro rap, pur
avendo come necessari riferimenti Avitabile, Senese, Daniele,
Gragnaniello, è più familiare alle esperienze successive degli
Almamegretta, dei 99Posse e dei 24 Grana.
Il 2004 è per gli ‘A67
un anno importante: pubblicano con la Polosud - una delle più
attente e attive etichette partenopee - il loro primo mini cd,
cinque tracce, tra cui il rifacimento di "Don Raffaè" di Fabrizio De
Andrè, e prestigiosi ospiti come Daniele Sepe, Ernesto Vitolo e
Gabriella Pascale; dopo il debutto nella trasmissione radiofonica
“Demo” vincono il premio S.I.A.E. come miglior band emergente
italiana con il brano “Voglia ‘e parlà” che viene poi inserito nella
colonna sonora del film "Ladri di barzellette" di Bruno Colella e
Leonardo Giuliano; infine in dicembre partecipano al Concerto contro
la camorra tenutosi al Parco Troisi di S.Giovanni a Teduccio
(Napoli), insieme ai big della musica napoletana.
Ma anche il nuovo anno
inizia sotto i migliori auspici: in attesa di pubblicare il loro
primo album completo, sono ospiti di numerose trasmissioni
televisive e il brano 'A67 diviene colonna sonora di Shadesky ultimo
film di Antonio Capuano. |
ascolta |
Voglie parlà |
'A camorra song'io |
O-Funk |
Ratti della
Sabina
www.rattidellasabina.it
Nascono nell'Ottobre
del 1996 con un programma preciso: unire i colori della musica Folk
alle sonorità della musica Rock.
Il nome del gruppo, è
un ironico omaggio alla Sabina, la terra in cui vivono e lavorano.
In questi anni hanno
condotto una continua ricerca, passata per un primo disco
auto-prodotto, “Acqua e Terra”, e sfociata nella produzione del loro
primo CD, “Cantiecontrocantincantina” e nel più recente “Circobirò”
che vanta anche a collaborazione di Marino Severini dei Gang e di
Cisco dei Modena City Ramblers.
Il risultato, davvero
entusiasmante, è un rock di prim’ordine al servizio di melodie di
stampo popolare, musica d’autore in bilico tra storie, sogni ed
impegno sociale. Tarantelle e ballate, fiati e archi, chitarre e
voci disegnano una trascinante proposta tra tradizione e modernità
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www.inti-illimani.cl
Storico gruppo cileno,
gli Inti Illimani, nati nel 1967, sono stati gli esponenti del
movimento della Nuova Canzone Cilena, musica folk impegnata nella
lotta per l'emancipazione dei popoli latinoamericani.
Gli Inti Illimani
arrivarono in Italia nell'estate del 1973 per un breve tour,
ambasciatori musicali del Cile democratico di Salvador Allende.
Proprio a Roma furono sorpresi dal sanguinoso golpe di Pinochet e il
nostro Paese divenne invece la loro seconda patria per il lungo
esilio cui furono costretti.
In trent’anni di
attività artistica hanno calcato con successo i palcoscenici di
tutto il mondo, sono entrati ormai nella storia della musica, ma
soprattutto hanno dimostrato di non essere esclusivamente un simbolo
di lotta contro le dittature e di rivendicazione di diritti umani,
quanto piuttosto una tra le band più prestigiose e longeve, sempre
in grado di rinnovarsi e sorprendere pur nel segno di un suono ormai
inconfondibile.
Oggi questo gruppo,
nella sua formazione attuale è un incontro di generazioni, riuscita
sintesi tra l’esperienza dei suoi membri storici - Jorge Coulon
Larrañaga e Marcelo Coulon e la sorprendente versatilità musicale di
una nuova leva di giovani musicisti – Efren Viera, Daniel Cantíllana,
Manuel Meriño, Cristian Gonzales, e Juan Flores.
Una band di grande
world music e di intensa ricerca di contaminazioni ma estremamente
rigorosa e rispettosa delle radici popolari, con un carisma musicale
che riesce sempre a trascinare il pubblico di ogni genere.
La discografia è
vastissima. Dal primo album del ‘68 “Voz para el camino”, ai
famosissimi album degli anni ’70 “Viva Chile”, “La nueva cancion
chilena”, “Hacia la libertad” – che diventarono la colonna sonora di
intere generazioni - fino ai dischi del nuovo millennio e del loro
rinnovamento musicale, “Amar de Nuevo”, “Lugares Comunes” e il live
"Viva Italia", registrazione del concerto che la band cilena ha
tenuto ai Fori Imperiali di Roma nel settembre 2003.
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